“Le verità si apprendono attraverso le immagini: in altri termini tramite ciò che si può vedere viene conosciuto quanto è invisibile” (Tertulliano 155-230 d.C.) con questa iniziale frase di un padre della chiesa cristiana dei primi secoli, voglio riaffermare quanto più volte detto e cioè che le immagini utilizzate dalle religioni hanno molta importanza, esse ci descrivono ciò che è invisibile, sono veicolo di messaggi volutamente imposti da chi gestisce le organizzazioni religiose. Ma non se ne fa uso solo nelle religioni, come ben sappiamo la nostra è una società delle immagini, attraverso queste si perpetuano meccanismo utilitaristici per imprese, consumi, commercio, e linea politica in generale.

Le immagini penetrano nel nostro profondo e riemergono solo se siamo capaci di farle riapparire, di scoprirle con tutto il loro significato sia esplicito che implicito. Per questo occorre saperle inquadrare storicamente, saper dare un senso ad esse, sapere chi le ha utilizzate e con quale scopo. In particolare per le cosiddette immagini del sacro, immagini usate dalle religioni; è così anche per le “immagini del divino” che abbiamo dentro di noi, anche se apparteniamo a gruppi che hanno rifiutato la rappresentazione del divino per immagini, ed anche per quello che non è stato scritto ma che ci è stato trasmesso con le immagini. E non è poco!

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AUTORE

Laboratorio Interreligioso

DATA

15 Febbraio 2023