Il senso della pace
Questo titolo dato all’incontro interreligioso di oggi mi spinge ad interrogarmi non tanto sulla pace ma su come i nostri, i miei, sensi sentono la pace.
Quando e perché io mi sento in pace? La religione a cui faccio riferimento mi aiuta a sperimentare questa condizione? Si tratta di una sensazione che può prescindere dal contesto in cui vivo?
A queste domande purtroppo non posso dare una risposta positiva.
Nel nostro linguaggio per esempio “mettersi il cuore in pace” significa “rassegnarsi” e il modo in cui il mio cuore ha bisogno di pace, vive la pace, non è quello della rassegnazione all’esistente. Non posso “mettermi il cuore in pace” perché la realtà in cui vivo è permeata dalle chiusure, dalle ingiustizie, dalle disparità, dalla sete di vendette, dalla volontà di fondare le relazioni tra persone e tra popoli sul dominio e sulla forza.
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