Le immagini nella mente , deposito passivo o azione attiva? Nella nostra memoria circolano immagini femminili da sempre: da quando nasciamo infatti siamo in grado di riconoscere i capezzoli materni ed il luogo per eccellenza della nostra nutrizione vitale, poi il viso della madre, poi gli occhi ci rimangono impressi e così via; se ci pensate bene anche i ciucci di lattice sono stati studiati in modo da sembrare dei capezzoli.
Sono presenti dentro di noi tantissime immagini, nel cervello, ma anche nei sensi: giriamo gli occhi verso la luce oppure siamo attratte e attratti dove il colore ci piace di più, odoriamo in presenza di tessuti, di carte e di oggetti che ci appartengono o che ricerchiamo, tocchiamo soggetti rappresentati che siano dipinti, che siano sculture, che siano cornici, che siano fotografie, in questo nostro agire sono importantissime le mani, riconosciamo il gusto dei cibi anche solo vedendoli e proviamo a sentire anche ad occhi chiusi e a riconoscerli. Ecco, la mente è il contesto ove ‘incameriamo’ immagini e si sa quanti condizionamenti abbiamo “in mente”: questa è lo ‘spazio’dove si accolgono linguaggi espressivi, ed anche luogo di ‘deposito’, ed è quindi, in questo senso, luogo di una caratteristica azione passiva. Ma attenzione nell’ultima parte del nostro percorso potrà essere anche luogo di attività personale diversificata da donna a donna.
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